
per g. c. da http://www.novaradailyphoto.blogspot.com/
Un caso simile è quello dell’area donata nel 1917 da Leopoldo Chiodini, medico galliatese e Sindaco di Romentino dal 1896 al 1902.
Può darsi che i Romentinesi di antica data si siano ormai abituati a vederla così desolata e quelli nuovi non sappiano che questi 2 ettari di terreno appartengano a loro.
Da un paio di anni mi chiedo quale possa essere una buona soluzione per quest’area; saturata la zona circostante con una crescita dell’edilizia residenziale, l’area in questione è ora affiancata dalla nuova Tangenziale Est che interseca via Ticino con una nuova rotonda, il Piano Regolatore la destina a “area per servizi ed attrezzature sociali, pubblici o d’uso pubblico, per attrezzature di interesse comune” e , nella parte sud prevede la partenza di una pista ciclabile.
inquadramento dell’area, con le vie ciclabili previste dal P.R.G.
Eppure, in attesa di soluzioni più “importanti”, l’area potrebbe ospitare questo progetto, condiviso dalla comunità e dall’amministrazione.
Il progetto può essere gestito per fasi successive in un tempo medio-breve.
1° fase: la colonizzazione.
Andando incontro alle richieste di molti romentinesi, immagino di formare dei piccoli orti di circa 40 mq. ciascuno con un deposito attrezzi di 4 mq. in muratura, con una vasta area di parcheggio a nord, con accesso da via Ticino, e al centro dei campi da bocce. I conduttori di questi piccoli orti (48), ceduti dal Comune in affitto o in comodato, saranno i pionieri che, con la loro assidua presenza, andranno a costituire una nuova aggregazione sociale: immagino nonni e nipoti insieme in un’area sicura e protetta.
Se questa prima fase avrà successo farà da volano per la :
2° fase: il consolidamento.
Due fasce a bosco saranno cornice di una vasta area, in parte coperta e dotata di servizi, per gli incontri, le amicizie, le feste.
Da questo momento tutta l’area potrà essere frequentata giorno e notte, estate ed inverno e sarà ormai un punto di riferimento sociale.
3° fase: l’apertura all’esterno.
Questa fase, indipendente dalle altre, attua la previsione del P.R.G. della connessione con la pista ciclabile che conduce verso il Parco del Ticino.
Un’ampia ed ombreggiata area di parcheggio permette ai non Romentinesi di giungere con facilità dalla tangenziale, lasciare l’auto e prendere la bicicletta, propria o a noleggio, oppure di sostare nell’area attrezzata per pic-nic realizzata nella:
4° fase: il completamento.
Quest’ultima fase dovrà gestire le richieste di quel momento; dare quindi più spazio agli orti, all’area pic-nic o al parcheggio di scambio auto-bici.
I costi.
Partendo dalla semplicità dei materiali e dei manufatti, appare chiaro l’esiguità dei costi di attuazione e di gestione.
Nella prima fase l’acqua servirà solo per l’irrigazione e può essere captata da un pozzo in prima falda, l’energia elettrica sarà prodotta dalle coperture in materiale fotovoltaico dei depositi attrezzi (mq. 50, sufficiente per 3 appartamenti!) e contribuirà all’illuminazione e quindi alla sicurezza dell’area.
Pare ora chiaro che non sarà difficile reperire aiuti economici da parte dell’imprenditoria locale in cambio di una visibilità commerciale, la mano d’opera può essere offerta dai fruitori degli orti in termini di comodato (lavoro invece dell’affitto) intervenendo quindi con una “cooperativa di autocostruzione”. Un altro costo eliminato è quello del progetto, che mi onoro di offrire alla mia comunità.
Sarebbe certo stato un buon auspicio non dico concludere, ma almeno iniziare i lavori nel 2007, in occasione del 90° anniversario del lascito, ma penso che il Ns. Benefattore dovrà rassegnarsi a vederla così.
